| Le scuole. arte e religiosità a venezia |
docente: Ester Brunet
coordinamento didattico: Domenico Salamino
classificazione corso:
Public Art History, divulgazione, corsi per adulti, formazione e aggiornamento guide turistiche, formazione docenti
Introduzione al corso
Uno degli aspetti maggiormente connotanti la società veneziana fu sicuramente la straordinaria proliferazione, dal Medioevo fino alla caduta della Serenissima Repubblica, di Confraternite laiche (dette “Scuole”) di tipo sia devozionale sia caritativo-assistenziale, che le garantirono una sorta di welfare ante litteram. Ve ne erano di arti e mestieri, nazionali, di devozione, e “grandi” (così definite per la loro importanza e gli ingenti patrimoni: esse avevano scopi sia devozionali sia, soprattutto, assistenziali).
La storiografia ha ben enucleato i molteplici elementi di modernità di tali istituzioni, che ponevano, secondo criteri di rigoroso interclassismo, l’azione dei laici borghesi in una posizione centrale, se non preminente, rispetto alla gestione della povertà, col pieno consenso della classe dirigente e a volte in concorrenza con gli ordini mendicanti.
La garanzia di mutua assistenza offerta complessivamente dalla fitta rete di confraternite e da ciascuna di esse per i propri membri spiega la loro pervasiva diffusione a Venezia: una rete che, tra scuole distinte per origine, lingua, mestiere, religione, missione caritativa e devozionale, finiva col coinvolgere praticamente tutti i cittadini, consentendo anche a nuclei di popolazione marginale di costruirsi un sistema di relazioni che garantisse loro un minimo, eppure vitale, sentimento di sicurezza. Tale sistema si poneva come fondamentale garanzia di sicurezza pubblica e controllo sociale, specialmente lì dove – come si è calcolato per il caso della Venezia di XV secolo – fino a due terzi della popolazione cittadina affrontava condizioni di indigenza, e perciò ricorreva, sistematicamente o saltuariamente, all’elemosina.
Le confraternite veneziane, specialmente le grandi (dalla più antica, la Scuola di Santa Maria della Carità, fino all’ultima istituita, la Scuola dei Carmini), si contesero a lungo i migliori artisti sul mercato (i Lombardo, i Bellini, Tiziano, Tintoretto, Palma il Giovane, Longhena, Tiepolo ecc.), impiegati per mostrare, attraverso una “teologia per immagini”, la concezione che tali istituzioni avevano del rapporto tra gli ambiti del sacro e del profano, del solidarietà tra gli uomini e del proprio ruolo all’interno della società veneziana. L’arte si fece perciò luogo di ricezione ed elaborazione, anche teologica, della carità vissuta da tali istituzioni, intesa nel suo senso più pieno di Amor Dei et proximi.
Scopo del corso è di indagare esattamente questi aspetti: in una società come quella veneziana – in cui la laicità non era concepita come la riduzione della religione a fatto privato, ma al contrario, come assimilazione di essa alla sfera civica e politica – le dinamiche e i modi dell’espressione religiosa delle confraternite, quali principali “corpi intermedi” della società, si fanno particolarmente interessanti e ricchi di possibili confronti.
con la collaborazione di
Programma:
a causa del perdurare della situazione Covid e nel rispetto delle norme stabilite al fine di evitare il contagio, l’intero corso sarà tenuto in modalità online.
MODULO 1.
dal 19 gennaio, ogni martedì e mercoledì dalle ore 17:00 alle ore 19:00
- M1.L1. Martedì 19 gennaio: Lezione introduttiva
Gli interessi e le competenze religiose delle Scuole veneziane: sviluppi storici tra Medioevo ed epoca moderna
- M1.L2. Mercoledì 20 gennaio
La politica del sacro delle Scuole Grandi veneziane: rituali, feste, reliquie
- M1.L3. Martedì 26 gennaio
Le Scuole e i loro tesori
- M1.L4. Mercoledì 27 gennaio
Gli spazi delle Scuole nelle chiese: alcuni esempi emblematici
- M1.L5. martedì 02 febbraio
Celebrare il santo patrono: il caso dei cicli carpacceschi
Modulo 2.
M2.L1. Mercoldì 03 febbraio, ore 17-19
Manifesti di carità: i programmi iconografici delle facciate della Scuole Grandi a Venezia
M2.L2. Sabato 06 febbraio, ore 10-12
“Icone” tintorettiane della carità nella Scuola Grande e nella chiesa di San Rocco
M2.L3. Martedì 09 febbraio, ore 17-19
Religione e carità nelle opere per le Confraternite del Santissimo Sacramento
M2.L4. Mercoledì 10 febbraio, ore 17-19
Le Scuole piccole: esempi significativi di arte e devozione
M2.L5. Giovedì 11 febbraio, ore 17-19
Un esempio di spiritualità controriformistica: la decorazioni pittoriche della Scuola di San Fantin (ora Ateneo Veneto)
Modalità didattiche e disposizioni anti-covid
Le lezioni, accompagnate dalla proiezione di slides, si dipanano secondo uno sviluppo tematico e cronologico alternando lezioni di carattere più generale e casi-studio particolarmente significativi, in ordine alle tematiche trattate.
Il corso si svolgerà in modalità blended learning: in presenza in aula per un numero limitato di posti e in modalità online.
Nel corso del secondo modulo, sono previste due lezioni in situ, da confermare alla luce degli sviluppi delle normative anti-covid; se non sarà possibile svolgerle, saranno sostituite da lezioni in classe.
Eventuali e inevitabili restrizioni imposte dall’evoluzione della disciplina in materia di lotta al Corona Virus, potranno indurre a continuare lo svolgimento del corso in sola modalità online.
modalità online: Utility e modalità di svolgimento
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Quote di partecipazione
1 modulo | 190 euro | / | 170 euro* | (*) corsisti itinerarte; guide turistiche non convenzionate; soci Touring Club; Italia Nostra, studenti Universirari; corsisti istituti di cultura italiana per stranieri; enti e organizzazioni convenzionate. |
2 moduli | 340 euro | / | 305 euro* |
- è possibile iscriversi anche a solo due lezioni settimanali : quota di partecipazione 89 euro.
la quota comprende: lezioni frontali e in visita; materiali didattici e di supporto; eventuali ingressi a musei e monumenti.
Per richiedere una convenzione speciale: direzione@itinerarte.it
Modalità di iscrizione
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