docente: Paola Placentino
È l’architetto fiorentino Jacopo Sansovino, attraverso i progetti di Zecca, Libreria e Loggetta, ad intraprendere nel 1537 la trasformazione di piazza San Marco seguendo l’idea di un moderno foro all’antica.
Dal 1582 l’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi, sempre al seguito dei procuratori di San Marco de supra, elabora proposte per costruire le nuove case procuratorie e per completare la Libreria Marciana, ferma alla
XVII campata. Le nuove case procuratorie avrebbero non soltanto rinnovato con il linguaggio all’antica il fronte sud della Piazza, ma ne avrebbero anche modificato l’invaso, modellato nel XIII secolo. Alla fine del
secolo il contesto politico e culturale veneziano è completamente mutato; i progetti in campo nel corso del Cinquecento, ma soprattutto le ipotesi che sorgono sull’ampliamento della Piazza lasciano ‘cicatrici’, che costituiranno il punto di partenza per la lettura dell’architettura che oggi la definisce.
incontro riservato
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