Il melodramma tra Sei- e Settecento diventa rapidamente il genere più ambizioso, richiesto e diffuso; l’opera è l’intrattenimento sociale per eccellenza, di cui la musica non è che una delle molte componenti, e non la principale. Si tratta di un business oltremodo redditizio per imprenditori e cantanti, che porta con sé consuetudini e vizi contro i quali non si sono lesinate polemiche e riforme. Gli esempi di Benedetto Marcello e Anton Maria Zanetti sono emblematici di questo clima.