Costantinopoli riconquistata è una capitale da riconsacrare e nella quale riappropriarsi dello spazio urbano. Michele VIII Paleologo si fa rappresentare in un monumento presso l’Apostoleion come donatore della città all’Arcangelo, primo soldato celeste. La città si riorganizza: le mura, i porti, i quartieri si ripensano. Si restaura Santa Sophia e si ampliano i complessi monastici più notevoli destinati poi a accogliere spoglie imperiali. Altrove le città si rimodellano in versioni differenti, spesso orientandosi alla castalizzazione. L’architettura sofisticata e raffinata, sceglie dimensioni ridotte e monumentalità plastiche che si fanno completare dalla scultura, ora orientata verso l’altorilievo e la ieraticità.