Nella prima lezione si forniranno le basi per conoscere gli aspetti metodologici di questo tipo di ricerca che, da intenti scientifici, attraversa nozioni e leggende mitologiche per approdare a forme di culto e di religiosità in cui gli animali hanno ruoli significativi.
La lezione partirà dalla lettura di Gn 2,19, in cui Dio ordina ad Adamo di dare un nome agli animali, e dal suo significato necessario alla individuazione di ciascuno. Il nome infatti doveva esprimere la vera natura dell’essere e la specifica conoscenza alla base del rapporto uomo/animale.
Nella lezione si analizzerà il testo primigenio del Physiologus per giungere alle successive rielaborazioni della letteratura cristiana, sottolineando la descrizione naturalistica e l’interpretazione allegorica fornita in chiave dogmatica o morale per ciascun animale, pianta e pietra.
Il concetto di “diverso” alla base della creazione di esseri mostruosi è il tema di questa lezione che intende mostrare la sua radice, nei tempi più remoti, frutto di credenze archetipiche, di modificazioni storiche, di tradizioni orali e altri fattori noti dalle antiche fonti pagane.
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