Tra tutti i miracoli di Gesù, quello della trasformazione dell’acqua in vino nel corso di una festa di nozze a
Cana è, benché narrato dal solo vangelo di Giovanni, uno dei più reiterati e consolidati dal punto di vista
iconografico, e ciò in corrispondenza con la ricchissima produzione esegetica che questo evento, così denso
dal punto di vista teologico ed ecclesiologico, ha stimolato nella tradizione esegetica.
Mentre a Bisanzio la Trasfigurazione (chiamata anche Metamorfosi) di Cristo appare nelle 12 grandi feste,
conoscendo un vastissimo sviluppo artistico, in Occidente la festa, attestata per la prima volta in Spagna nel
IX secolo, vede la sua definitiva affermazione calendariale, con relativa diffusione dell’iconografia,
specialmente nel Quattrocento.
Lezione in visita a cura di Benedetta Fanciulli
In collaborazione con TCI
In preparazione
Ravenna, nuova Roma, come Bisanzio. Architettura e mosaico, tra Oriente e Occidente. Prima di Venezia.
L3. In presenza. Seminari Chorus - Itinerarte studium
In questa prima lezione dedicata al tema, ci si
concentrerà sulle modalità di rappresentazione della Cena di epoca medievale, ponendo attenzione in
special modo sul significato simbolico del cibo consumato dai commensali e sul ruolo centrale giocato dal
rapporto tra Cristo e Giuda.
La seconda parte dello sviluppo del tema dell’Ultima cena si focalizza sugli sviluppi tardomedievali e
moderni, quando lo scopo non è più quello di mostrare il tradimento, quanto piuttosto quello di celebrare
in immagine la comunione degli apostoli. Particolare attenzione sarà data alla lettura dei significati etici,
teologici e sacramentali delle Ultime cene cinquecentesche di ambito veneto, in rapporto al loro contesto
di riferimento.