di Domenico Salamino
A cura de La Sapienza Università di Roma – Biblioteca di Filosofia, Sistema Bibliotecario Sapienza – la banca dati dedicata alle fasi di restauro dei mosaici ravennati: uno strumento utilissimo che consente di indagare, edificio per edificio, la cronologia degli interventi conservativi operati nei secoli sul patrimonio musivo.
Il sito offre per altro, un ottimo apparato grafico e illustrativo capace di comunicare, facilmente e sinteticamente, le diverse campagne di indagine. Ogni scheda si struttura su quattro paragrafi: Storia, Descrizione, Restauri (in ordine cronologico), Approfondimenti bibliografici e sitografici.
Il progetto è stato prodotto nell’ambito del Servizio Civile Nazionale – progetto “SEMI DIGITALI: biblioteche e archivi digitali per la disseminazione della cultura scientifica”.
Dalla Presentazione: «La raccolta, composta da otto fascicoli scritti da Corrado Ricci e tre faldoni contenenti le tavole disegnate da Alessandro Azzaroni e Giuseppe Zampiga, illustra e descrive in modo puntuale i principali mosaici distinguendo le parti originali (VI – VII sec.), gli antichi rifacimenti (VII – IX – XII sec.), i restauri di Pietro De Vecchis e Carlo Novelli (1883), gli interventi di Giuseppe Zampiga (1906-1911) e Aretàfilo Merlini (1907-1911) e il restauro pittorico di Alessandro Azzaroni (1910); infine ripercorre le vicende conservative e i rimaneggiamenti subiti dai mosaici dai tempi di Leone III attraverso tutto il XVIII e il XIX sec. fino al 1897, anno in cui il Ricci assunse la direzione della Sovrintendenza dei monumenti di Ravenna e diede inizio, nel 1906, ai lavori dell’ultima campagna di restauri. I fascicoli sono accompagnati da tavole grafiche monocrome mentre le porzioni della superficie musiva pertinenti ai diversi restauri sono evidenziate da diversi colori»
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