Descrizione
Fondata nel IX secolo poco dopo lโinsediamento dei primi dogi a Palazzo ducale, la basilica di San Marco รจ strettamente rimasta legata alla sede del potere politico veneziano. La nomina del clero della basilica era di competenza ducale ma la custodia del suo tesoro e la manutenzione delle proprietร fondiarie che la fabbrica andava accumulando durante il Medioevo spetta ad una magistratura autonoma e tuttora esistente, la procuratoria di San Marco. Essa stipendiava un proto distinto da quello dellโUfficio del Sal, magistratura che finanziava invece la manutenzione di tutti gli altri edifici pubblici di Venezia, Palazzo ducale compreso. I lavori nei due edifici confinanti spettano quindi a due tecnici distinti e si osservano tra Quattro e Seicento vari momenti di collaborazione ma anche dei progetti contrastanti. I conflitti tra magistrature consentono a Venezia di sondare la natura dei rapporti di forza tra un partito che dal Quattrocento cercava di modernizzare le istituzioni adeguando i loro spazi di rappresentanza alle esigenze di uno Stato moderno, e un partito conservatore che difendeva le tradizioni della Repubblica. Tra i dogi, i procuratori e il clero di San Marco, tali conflitti hanno lasciato numerose tracce documentarie e si possono anche leggere nelle forme architettoniche. Lโarricchimento progressivo nel tardo Quattrocento dellโapparato decorativo dellโAndito Foscari e la creazione della facciata dellโOrologio nel primo Seicento segnano lโinizio e la fine di un progressivo processo di trasformazione dei rapporti spaziali tra la Basilica e il Palazzo. Da un lato, la carica ducale viene celebrata con maggiore magnificenza attraverso la valorizzazione di una asse est-ovest che porta dalla Loggetta del campanile alla scala dei Giganti. Dallโaltro lato, il legame tradizionale tra i dogi e la loro basilica viene consolidato tramite il ripristino di un asse monumentale nord-sud, che dal transetto della Basilica porta nel cortile del Palazzo. Dei sontuosi cortei uscivano e entravano in basilica dalla porta di mezzo o dalla porta di San Clemente in occasione delle maggiori celebrazioni cittadine, quali ad esempio la vigilia di Natale, il compleanno dellโelezione di un doge o la processione del Corpus Domini. Analizzando nei libri cerimoniali lโutilizzo di queste due porte e attraverso lo studio delle trasformazioni architettoniche del labile confine tra basilica e corte di Palazzo tra Quattro e Seicento, illustreremo che lโAndito Foscari assumeva anche una funzione tradizionale di facciata meridionale della basilica che ha oggi del tutto perso. Questo singolare oggetto architettonico sarร quindi analizzato sia come un elemento di rinnovo architettonico del Palazzo, sia come un elemento di mediazione con le consuetudini celebrative marciane.
Tipologia | Durata lezione | Qualitร |
Lezione registrata | 1:37:29 | HD |